Non saranno sfuggiti agli sguardi attenti dei lucerini i tanti manifesti fatti affiggere nella nostra città dall’ANCE Foggia, l’associazione nazionale dei costruttori edili della nostra provincia facente parte di Confindustria.
Una campagna mediatica incentrata sugli incentivi fiscali che dal 1° gennaio di quest’anno hanno modificato profondamente la tassazione sulle compravendite immobiliari, rivedendo al ribasso le imposte di registro, ipotecaria e catastale.
Modifiche contenute all’art. 26 del Decreto Legge n. 104 del 12/09/2013, la cosiddetta Legge di Stabilità,
di cui vi avevamo parlato già nello scorso mese di gennaio.I beneficiari di queste nuove disposizioni saranno soprattutto coloro che comprano la 1° o la 2° casa da un privato, mentre più care, anche se di poco, saranno gli acquisti di case effettuati da una impresa costruttrice.
Ecco alcuni esempi per meglio comprendere le novità sulla tassazione delle compravendite immobiliari dal 1º gennaio 2014:
1) Prima casa acquistata da un privato: 1.236 euro di risparmio ogni 100.000 euro di valore imponibile
-imposta registro: dal 3 al 2% - ipotecaria: da 168 a 50 euro - -catastale: da 168 a 50 euro
2) Seconda casa acquistata da un privato: 900 euro di risparmio ogni 100.000 euro di valore imponibile
-registro: dal 7 al 9% - ipotecaria: da 2.000 a 50 euro - -catastale: da 1.000 a 50 euro
3) Prima casa acquistata da una impresa costruttrice: aumento di 96 euro ogni 100.000 euro di valore imponibile
iva: resta al 4% -registro: da 168 a 200 euro - -ipotecaria: da 168 a 200 euro - catastale: da 168 a 200 euro
4) Ufficio o locale commerciale acquistato da un privato: 900 euro di risparmio ogni 100.000 euro di valore imponibile
-registro: dal 7 al 9% -ipotecaria: da 2.000 a 50 euro -catastale: da 1.000 a 50 euro
5) Terreno agricolo acquistato da un privato: risparmio di 8.900 euro ogni 100.000 euro di valore imponibile
-registro: dal 15 al 9% -ipotecaria: da 2.000 a 50 euro -catastale: da 1.000 a 50 euro
Lodevole iniziativa mediatica, quindi, quella dell’ANCE Foggia, che si pone nel solco di quanto Confindustria va predicando da mesi e che cioè non c’è ripresa economica senza il mattone e che si deve tornare e produrre e avere fiducia nel futuro.
Peccato però che questi manifesti dell’ANCE non siano altro che tappezzeria sui muri di Lucera che ormai da decenni aspetta un progetto di riqualificazione e sviluppo chiamato Piano Regolatore.
Nel frattempo continuano a sorgere qua e là un palazzo e una scuola. Benissimo. Ma qualcuno in futuro dovrà pur spiegare alla cittadinanza perché si continui a progettare strade strette dove a fatica riescono ad incrociarsi due macchine. E perché il nuovo quartiere di Lucera 2 non abbia strade di accesso adeguate e sia piena di curve a gomito.
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