A chi toccano le spese per il potenziamento dell’antenna televisiva centralizzata di un appartamento in affitto: all’inquilino o al proprietario? E la manutenzione dell’ascensore? E quella dell’autoclave?
A questo e ad altri quesiti risponde la nuova tabella per la ripartizione tra locatore e conduttore degli oneri accessori aggiornata nei giorni scorsi da Confedilizia e i sindacati degli inquilini Sunia, Sicet e Uniat.
Uno strumento che punta a far diminuire i possibili contrasti tra le parti per ogni voce di spesa, visto che secondo l'Istat in Italia ci sono circa 4,5 milioni di contratti d'affitto.
La tabella sostituisce quella in vigore da molti anni perché contiene gli aggiornamenti necessari, con l’ingresso di voci che comprendono novità normative e nuove tecnologie, come, per esempio, l’installazione di antenne satellitari, il cablaggio dei condomini e la ripartizione delle spese di videosorveglianza.
Grossomodo, secondo la nuova tabella l’inquilino deve sostenere le spese della manutenzione ordinaria e le piccole riparazione, le spese per il consumo di energia e le relative lettere, e le ispezioni e collaudi degli impianti (ascensore, autoclave, impianti di illuminazione, videocitofono e videosorveglianza, ricezione televisiva e flussi informativi), la carica degli estintori degli impianti antincendio, mentre sul proprietario gravano le spese straordinarie, come l'installazione di nuovi impianti o il loro rifacimento, l'adeguamento alle disposizioni di legge, l'acquisto degli estintori degli impianti antincendio.
Per le voci non previste dalla tabella si rimanda alle norme di legge e agli usi locali.
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